PREGHIERA ALLA MADONNA DELLE GRAZIE DI QUINTILIOLO

Maria, Vergine Madre di Quintiliolo,

che da secoli proteggi e vegli sulla città di Tivoli.

Guarda il tuo popolo e volgi ad esso il

Tuo sguardo amorevole.

 

Madre, stiamo soffrendo!

Tu conosci le pene che provano i cuori in questo momento,

la nostra angoscia

e ascolti il grido che,

intimoriti per la pandemia,

innalziamo pieni di fiducia e speranza

a Colui che mai ci abbandona,

il Tuo Figlio Gesù!

 

Madre, siamo stanchi di non

poter stare a fianco dei nostri cari che muoiono soli,

di non poter dar loro l’ultimo saluto,

I nostri cuori già intravedono tempi di povertà

che ci attendono.

 

Madre, la cui Immagine da tanti secoli

è collocata nei pressi della grande cascata dell’Aniene,

intercedi presso il Tuo Figlio perché scenda sulla nostra città e

su tutta l’umanità una copiosa cascata di Misericordia Divina

e veniamo liberati presto da questo flagello che ci isola.

 

Scenda la cascata dello Spirito Santo consolatore

sulle famiglie, sui contagiati, i malati, i soli, gli anziani,

i disperati che più non hanno sostentamento,

sui generosi operatori della sanità,

su quanti ci governano,

sulle forze dell’ordine,

sui sacerdoti, le consacrate e tutti coloro che

continuano a pregare e servire con carità

il popolo che il Tuo Figlio si è acquistato con il Suo Sangue.

 

Vergine di Quintiliolo prega per noi il Signore.

Proteggi questo popolo fidente nel tuo amore!

Amen.

                                                                    Mauro Parmeggiani

                                                            Vescovo di Tivoli e di Palestrina

 

Inno alla madonna di quintiliolo 

Autore: DIOMIRA MATTEI GIULIANI (1916)

Ell'è tornata ancora
tra i figli suoi Maria.
la prece d'ogni cuore
a lei rivolta sia.

Rit. Vergin di Quintiliolo,

       prega per noi il Signor,

       soccorri questo popolo

       fidente nel tuo amor.

Ave Maria dai colli,
dell'immortale ulivo!
Ave Maria ti acclama
un popolo giulivo.

Tu benedici i pargoli.
Le carezzanti chiome
e le innocenti labbra
inneggiano al tuo nome

Tu benedici i giovani
perché uno all'altro sprone,
nei loro cuori sentano
e patria e religione

Dai giovanili petti
prorompa una sol voce:
delle italiane squadre
lo scudo sia la Croce.

La fede combattuta
ritorni alla vittoria,
la lingua che fu muta
dirà di te la gloria.

Tu benedici i campi,
la terra tutta in fiore;
l'agricoltor che suda
passi men tristi l'ore.

Madre col tuo velario
copri l'uman famiglia
sia d'essa in santuario
che ad un altar somiglia

Tra i figli suoi di Tivoli,
gioite! ell'è tornata..
la nostra umile prece
da lei fu già ascoltata

Tivoli, 28 marzo 2020

 

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